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Marco Zordan: Il Coperchio Del Cielo

Grande è la malinconia, sopra e sotto Il Coperchio Del Cielo. La situazione, però, è tutt’altro che eccellente

Marco Zordan

Il Coperchio Del Cielo

(Cd, Autoprodotto)

canzone d’autore

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zordanPur nutrendo il massimo rispetto verso le (auto)produzioni genuine come questa, spesso realizzate con sincerità, passione e amore vero per la musica, nonché con scarsi mezzi finanziari, ascoltando l’esordio di Marco Zordan un sottile velo di amarezza mi ha ammantato l’anima. Il rammarico è dovuto alla consapevolezza che, probabilmente, supportato da un sound più ricco (un’altra chitarra? Una batteria?) di sfumature, oltre che da un tecnico capace di esaltare e/o correggere alcuni limiti interpretativi, Il Coperchio Del Cielo avrebbe potuto raccontarci tutta un’altra storia. Niente di trascendentale, per carità, ma quel che basta per rientrare tranquillamente nell’ambito di un onesto e gradevole italico indie-pop.

E invece, questo vero e proprio one man show, pervaso da ballate sommesse e malinconiche e realizzato in assoluta solitudine dal giovane cantautore vicentino (tutti i brani, infatti, più un breve, ipnotico e musicale Bagliore Notturno, sono stati scritti, suonati, cantati e registrati “…in modo casalingo…” da lui stesso), dopo l’interessante avvio di Tutto Acquista Un Senso e della ferrettiana Il Mare Di Magritte, alla lunga si appiattisce su un cliché sonoro privo di spessore che ci scivola addosso lamentoso senza lasciare troppa traccia di sé.

Chitarra in spalla e lievi tastiere sparse lungo gli otto brani, a dispetto del risultato, Marco Zordan va comunque apprezzato per le sue (buone) intenzioni. Nella speranza (vana?) che in Italia qualche governante illuminato si adoperi per finanziare la realizzazione di più sale di registrazioni per tutti, per il prossimo futuro gli consigliamo di evitare altre scelte autarchiche, più o meno subite, e di concedersi il lusso “…di fare qualcosa di meglio…”, come lui stesso si auspica nella lettera con cui ci ha inviato il suo lavoro, anche a costo di qualche piccolo, ennesimo, sacrificio in più. Non avrà che da guadagnarci.

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Ivan Masciovecchio
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